Da Ozzano a ...

Osteria San Pietro

 


Itinerario di 110 km

La passeggiata comincia da Ozzano dell'Emilia, sorta ai margini della scomparsa città romana di Claterna. Una prima deviazione è possibile salendo a destra in direzione Settefonti: poco meno di 6 km e si è già nel Parco regionale dei gessi e dei calanchi dell'Abbadessa.

Continuando invece lungo la via Emilia si arriva alla frazione Maggio. Subito dopo il cartello stradale si sale per 2 km in direzione di San Pietro. Al bivio si prosegue dititti per raggiungere il borgo sovrastato dall'antica torre, che faceva parte del castello di Ozzano, risalente al 1099. Ai piedi della torre c'è un piccolo giardino archeologico. 

Tornando sulla via Emilia, si percorre ancora 1 km e si arriva ad un semaforo dove si sale a destra, in direzione Palesio, per raggiungere Varignana, costeggiando il torrente Quaderna. Al bivio si svolta a sinistra, si attraversa il ponte e si continua diritti lungo la strada che s'inerpica con alcune curve a gomito. Varignana fu comune, nel XII secolo. Da non perdere la cripta sotto la chiesa di S. Lorenzo, del IX secolo, molto simile a quella dei santi Vitale e Agricola nella chiesa di S. Stefano a Bologna. La torre ai margini della piazzetta risale al 1089. 

Scendendo lungo la strada che costeggia la chiesa si torna sulla via Emilia, che percorriamo per 5 km per giungere a Castel San Pietro Terme col centro storico, tipicamente bolognese, interamente porticato. Fondata dai bolognesi nel 1199, nel 1338 fu sede dell'università di Bologna, poi scomunicata e interdetta allo studio, e nel 1410 residenza dell'antipapa Giovanni XXIII. Il Cassero, la torre dell'orologio, è uno dei pochi resti del castello. Unico al mondo il campanile che si affaccia su piazza XX settembre, per via del suo carillon di 55 campane. 

Percorrendo il viale delle terme si costeggia il golf club e attraversando la vallata del Sillaro, ricca di calanchi, ofioliti e pascoli, si arriva al Passo della Futa. 

Un'altra deviazione è possibile dirigendosi verso il casello autostradale, nelle cui vicinanze si prende la strada che porta a Castel Guelfo, che conserva ancora intatta la cinta muraria. 

Tornati a Castel San Pietro si attraversa il ponte sul Sillaro entrando così in Romagna, poi si sale lungo la panoramica via Riniera e si giunge a Monte del Re, a 5 km, dove un antico seminario è oggi sede di un prestigioso albergo. 

A 2 km c'è Dozza, galleria d'arte a cielo aperto, sovrastata dalla Rocca nelle cui cantine risiede l'Enoteca Regionale dell'Emilia-Romagna. La rocca fu eretta dai bolognesi nel 1250, espugnata varie volte e ricostruita dagli Sforza nel '400. Per un breve periodo appartenne a Cesare Borgia, successivamente le famiglie Malvezzi e Campeggi ne iniziarono la trasformazione in palazzo. 

Seguendo la strada che costeggia il centro abitato si raggiunge ancora la via Emilia e in 6 km, Imola la cui pianta richiama in modo evidente lo schema urbanistico tipico delle città romane. Fra il '300 e il '500 appartenne alle potenti famiglie Alidosi, Manfredi e Visconti, nel 1473 a Galeazzo Maria Sforza che la diede in dote alla figlia naturale Caterina, sposa di Girolamo Riario, nipote di Papa Sisto IV. L'importante Rocca Sforzesca, edificata nel XIV secolo, vanta un sistema di fortificazioni progettato da Leonardo da Vinci nel 1502. All'interno si possono visitare l'armeria e una raccolta di ceramiche medievalie rinascimentali. Ma il gioiello cittadino è Palazzo Tozzoni, costruito nella prima metà del '700 ed espressione del tardo barocco bolognese, con ben trenta stanze che ospitano, oltre agli arredi originali, le preziose collezioni d'arte della famiglia. Di rara bellezza anche l'antica Farmacia dell'Ospedale, aperta al pubblico fin dal 1794, con la sua volta affrescata e la collezione di quasi cinquecento vasi di maiolica dell'epoca. La Pinacoteca Comunale è custodita all'interno dell'ex convento di S. Domenico. 

Per godere del panorama della vallata del Santerno occorre invece percorrere la statale 610 'Montanara' in direzione Firenze, attraversando gli accoglienti centri di Casalfiumanese, Borgo Tossignano e Fontanelice. A Borgo Tossignano si può salire a sinistra per un paio di chilometri e raggiungere il centro visite da cui si ammira l'imponente Vena del Gesso. 

A 25 km da Imola, gia in 'odor di toscana', ecco Castel del Rio che fu di Matilde di Canossa prima di passare agli imolesi Alidosi, che dominarono per oltre quattro secoli. Da vedere Ponte Alidosi, monumento nazionale sul Santerno, con una sola arcata di 42 metri di corda, e palazzo Alidosi, costruito nel 1542, sede comunale, del costituendo museo del castagno e del museo della guerra che raccoglie reperti e documenti sul secondo conflitto mondiale.

 


 

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Osteria San Pietro
Via San Pietro, 35
40064 Ozzano dell'Emilia (Bo)
Tel: +39 051 796003