Siamo immersi
nel verde del parco regionale dei Gessi Bolognesi e dei Calanchi della
Badessa. Il parco si estende sulle prime pendici della collina bolognese
e racchiude un territorio composito in cui spiccano gli spettacolari
affioramenti dei gessi
messiniani e i caratteristici calanchi.
Le strade e i sentieri che attraversano quest'area protetta consentono
di avvicinare scenari d'inaspettata bellezza. |

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Incantevole è la visita
al borgo di San Pietro, un poggio a circa 150 mt di altitudine. Qui sorgeva un
castello, uno degli anelli nella catena di fortilizi che furono eretti a difesa
della Via Emlia. Ora, dell'antico castello, rimane solo la torre d'accesso
(1175-76) recentemente ristrutturata.
Il primo documento rinvenuto sul
castello risale al 1099 ed è relativo ad un atto di donazione. Il castello di
Uggiano fu assaltato e incendiato dalle truppe dell'imperatore Federico
Barbarossa. Nel 1360 venne quindi attaccato dai mercenari del duca Bernabò
Visconti e nel 1420 da quelli papali di Braccio di Fortebraccio da Montone. |

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Giardino Archeologico
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Ai
piedi della torre è stato recentemente inaugurato un piccolo giardino
archeologico ben descritto, anche per i bambini, da pannelli didattici
per far conoscere la storia del borgo.
Sono state erette porzioni di
muratura, con telaio ligneo, sulle murature emerse dallo scavo
archeologico.
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All'interno delle mura del
castello sorgevano due chiese, una dedicata a S. Lorenzo e l'altra a S.
Pietro. Solo quest'ultima esiste ancora e custodisce alcune opere
antiche. La facciata, originariamente semplicissima, con una sola
lunetta sopra la porta, fu disegnata nel 1929 dal Collamarini che
l'arricchì di nicchie e di un timpano nella parte superiore.
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Fontana dell'Armi
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Proseguendo per la strada
che costeggia la chiesa, si
arriva alle Armi, con le sue meravigliose fontane romane. La più
pregevole delle fontane è composta da una vasca ovale di raccolta e da
una nicchia con calotta in mattoni. La fontana attinge l'acqua da
un'altra posta poco più a monte, che conserva una lapide datata
1565.
Da questa stessa
sorgente deriva anche la fontana costruita nel 1918 sulla piazza del borgo di
San Pietro. Prendiamo
a sinistra per la strada che conduce a Settefonti,
località che compare per la prima volta in carteggi del 1105,
denominata la curte Septemfunti. L'abitato era cinto da mura ,
tuttora visibili sul lato meridionale, e sorgeva attorno alla chiesa di
Santa Maria Assunta, sopra il poggio roccioso, della quale non rimangono
che le rovine causate dall'ultimo conflitto mondiale. |
Degna di
visita per la bellezza e ricchezza del suo verde è la frazione di Mercatale,
sulla strada per Monterenzio, il cui nome deriva da una importante
attività di mercato. Nella seconda settimana di settembre ospita la
fiera di San Simone, detta fiera degli schioppi, in ricordo della
fiera tenutasi sin verso la fine del XIX secolo dedicata al commercio di
armi usate.
Proseguendo,
lo sguardo verrà attratto da una bellissima costruzione che spunta tra
gli alberi, l'Abbazia di Monte Armato, restaurata nel 1970
dopo i danni subiti dalla guerra. Pare che prima dell'anno mille fosse
sede di un convento di monaci. |
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Abbazia di
Monte Armato
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Di
itinerari da seguire in questo piccolo angolo di paradiso ce ne sono tanti
altri. Vi consigliamo di seguire i seguenti link per prepararvi al territorio:
Parco
dei gessi,
Mappa
del parco e i luoghi
di Ozzano.

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