Le sagre

Osteria San Pietro

 


Due sono le sagre paesane che si svolgevano nel borgo di San Pietro.

 

Nella seconda metà di maggio si svolge la Sagra della Badessa, manifestazione ispirata a rievocazioni medioevali. Si svolge in due fine settimana, e il programma cambia di anno in anno. Nel programma non mancano mai la cena della Badessa, a tema medievale con servitori in costume che trasportano le pietanze su portantine riccamente imbandite, damigelle, cavalieri in armi e musicanti che narrano storie allegoriche del tempo passato e la sfilata storica che si tiene la domenica pomeriggio, con la partecipazione di sbandieratori, dame e cavalieri, arcieri, saltinbanchi e sputa fuoco. 

 

L'atra manifestazione, la Sagra del Piccione si svolge nell'ultimo fine settimana di giugno e ha luogo nel chiostro della chiesa di San Pietro. Per l'occasione viene servito il piccione arrostito.

 

 


 

Breve storia della Badessa da Settefonti

 

Tra i calanchi del nostro paesaggio collinare ce n'è uno ancora percorribile lungo il suo crinale: quello detto della Badessa.

Intorno a questo percorso è fiorita la gentile leggenda della Beata Lucia da Settefonti. Attorno al 1100 Bologna vive una vita cittadina continuamente turbata dalle lotte tra Guelfi e Ghibellini. In questo clima politico, viene alla luce una bambina, alla quale la madre impartì un'educazione religiosa e con gli anni, divenuta una splendida ragazza, matura il desiderio di dedicare la vita alla preghiera, scegliendo di vivere nel monastero Camaldolese di Stifonti, fondato nel 1097. La giovane prese i voti nella chiesa bolognese di Santo Stefano, scegliendo il nome di Lucia. Divenne badessa, alla morte di Matilde fondatrice del convento, ma la fama della sua bellezza raggiunse il circondario e la voce giunse anche alle tante guarnigioni che presidiavano il territorio di Uggiano. Tra i militi vi era un soldato di ventura, fattosi trasferire proprio nella guarnigione di San Pietro per poter rivedere Lucia, che incontrò in una chiesa di Bologna, quando non aveva ancora preso i voti. Il bel cavaliere percorreva ogni mattina il sentiero sui calanchi, a cavallo, per recarsi alla chiesa del convento, ma mai una parola fu detta tra loro. Lucia si era accorta di questa costante presenza e presto si trovò a combattere il turbamento con assidue preghiere, veglie e penitenze che minarono presto la sua salute. Cadde ammalata, ma lui non cessò le sue visite mattutine. Una volta guarita, cercò invano di resistere a non scendere più in chiesa, ma un giorno decise di parlargli, con la complicità di una suora. Si parlarono, lui aprì il suo cuore e anche Lucia lo fece: gli disse di amarlo, ma di essere risoluta nella sua dedizione alla vita monastica e lo invitò a non tornare più. Si lasciarono, con la promessa del cavaliere di partire crociato per la Terrasanta. Così fece, mentre Lucia, minata dalla malattia, si spense santamente. Il cavaliere fu ferito, fatto prigioniero e rinchiuso in una cella dove una notte in preda alla febbre, vide in sogno Lucia che gli tendeva la mano e, come in sogno, si trovò trasportato nella foresta di Stifonti. Risvegliatosi, s'incamminò verso il convento e s'inginocchiò davanti alla tomba dell'amata. In quel momento le sette fonti di acqua cristallina che si erano seccate alla morte di Lucia, ripresero a zampillare copiosamente. Oggi, nella chiesa di S. Andrea, dove il corpo di Lucia fu trasportato nel 1573, un paio di ceppi pendono dall'altare, e da quel tempo lontano lo stretto calanco che il giovane cavaliere era solito percorrere, prese il nome di Passo della Badessa

 


Home
 
Osteria San Pietro
Via San Pietro, 35
40064 Ozzano dell'Emilia (Bo)
Tel: +39 051 796003